Desabì: una storia intima

Credits

NAME WRITER E COPYWRITER:
Isabella Tomassucci
LOGO DESIGNER:
Marta Romagnoli
Cliente:
Settore:
E-commerce
Anno:
2020

Il cliente

Giulia e sua mamma gestiscono un negozio di intimo e abbigliamento da bambino. L’arrivo improvviso della pandemia le ha spinte ad aprire un’e-commerce e a trasferire online l’attività che portano avanti insieme da anni.

Il progetto

L’e-commerce di Giulia aveva bisogno di un nome diverso da quello del negozio fisico, legato a un franchising, e di una pagina Chi Siamo che raccontasse la personalità del suo business che:
1. Coniuga con la stessa delicata premura le due anime: intimo per adulti e abbigliamento da bambini.
2. Nasce da una storia di famiglia, tra mamma e figlia, e si fonda sull’affetto, sulla cura, sull’empatia, sulla capacità di mettersi nei panni dell’altro, anche quelli più intimi.
3. È delicato, brioso, giocoso come solo l’abbigliamento da bambino sa essere, e con questo sguardo gioioso ammicca anche alla corsetteria più seducente.

Il Naming

Tra le tante parole ottenute per associazioni di idee che popolavano la mia lavagna quando ho iniziato a lavorare a questo naming c’era «déshabillé» che in francese significa «svestito», ma è molto in uso anche in italiano per indicare il fatto di essere in vestaglia o comunque di avere addosso solo qualche indumento intimo.

 

Una parola sensuale che evoca lingerie di pizzo e vestaglie di seta e che, a prima vista, non era molto calzante con la personalità di questo business, ma la sua musicalità era intrigante, per cui ho provato a sdrammatizzarla togliendo la desinenza (la parte finale della parola) tipica degli aggettivi francesi derivati da verbi.

 

Poi, ho iniziato a spostare gli accenti e a modificarne l’ortografia senza alterarne la fonetica, cioè il modo in cui la parola suona al nostro orecchio.

 

Così è nato Desabì.

 

Desabì è un neologismo composto da tre sillabe, compatto e facile da ricordare, ma è anche una parola tronca (con l’accento sull’ultima sillaba) e questo gli conferisce leggerezza.

• Le vocali /e/, /a/, /i/ suggeriscono qualcosa di piccolo e delicato come l’abbigliamento intimo e i modi premurosi di Giulia e sua mamma.

• La /z/ (S sonora) esprime vivacità, ma anche un pizzico di sensualità.

• La /d/ iniziale con il suo suono deciso dona stabilità a una parola lieve e sottile, che sembra voler volar via, ma resta ben ancorata alla sua iniziale.

• La /b/ crea un po’ di rotondità e morbidezza in un nome ricco di suoni acuti e spigolosi.

 

Il risultato è un nome squillante che tende a un acuto finale come la voce di un bambino curioso che ha voglia di crescere e spiccare il volo. Allo stesso tempo, la parola originaria «déshabillé» traspare ancora chiaramente dal neologismo e continua a suggerire l’altro core business di questo e-commerce, l’intimo per adulti.

 

Il logo è stato creato da Marta Romagnoli.

Desabì - Portfolio Copywriter - Isabella Tomassucci - Immagiverba

 

La pagina Chi Siamo

La Pagina Chi Siamo, spesso trascurata soprattutto negli e-commerce, ha una funzione fondamentale: fa capire agli utenti chi e che cosa c’è dietro la vetrina, in che modo quel sito è diverso da tanti altri che vendono prodotti simili, qual è l’esperienza che li attende e perché possono fidarsi.

 

Desabì nasce da un’attività offline, un negozio di quartiere di quelli che ti conoscono per nome e si ricordano la tua taglia, che si trasferisce online e vuole portare con tutta la cura, l’attenzione, e la calorosa gentilezza che danno valore alle relazioni con i clienti.

 

La pagina Chi Siamo che ho scritto per Desabì racconta questa grande umanità fatta di cortesia, riservatezza e piccoli gesti: poche parole che sorridono agli utenti e tendono loro la mano per accompagnarli senza invadenza verso il loro prossimo acquisto.

 

Desabì - Portfolio Copywriter - Isabella Tomassucci - Immagiverba

 

E il cliente che ne pensa?

Quella di Desabì è stata una vera e propria nascita, improvvisa e forse anche un po’ improvvisata a causa del periodo storico in cui ha visto la luce: l’inizio della pandemia. Volevo, però, che a plasmarlo fossero dei professionisti e il suo nome non poteva che nascere dalla penna di Isabella. Racchiude in sé non solo l’identità di una realtà decennale, femminile e tradizionale, ma anche la gentilezza, la delicatezza e la spontaneità di chi lo ha pensato e messo nero su bianco. Un’unica, nuova parola che raccoglie tutto il necessario per farsi conoscere ma soprattutto riconoscere e ricordare.

Recensione Isabella Tomassucci Immagiverba da Desabì

Giulia Smerilli
E-commerce Manager Desabì

 

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